venerdì 4 maggio 2007

MIO FRATELLO E’ FIGLIO UNICO

Appena usciti dal cinema, io e Luca, commentando il film, abbiamo subito pensato a “La meglio gioventù” (senza sapere che la sceneggiatura fosse stata scritta a sei mani dal regista Daniele Luchetti con Sandro Petraglia e Stefano Rulli, autori di “La meglio gioventù”); ci siamo detti che, in modo meno drammatico, ma altrettanto suggestivo ed originale, “Mio Fratello è Figlio Unico” ci fa rivivere, per due ore, quel periodo a cavallo tra gli anni '60 e '70 che, direttamente o indirettamente (attraverso i nostri genitori), abbiamo vissuto: anni di ideali, di lotta e di valori.
Perfetta anche la colonna sonora, che evoca al meglio i suoni di quegli anni, dando la possibilità alla mente di ricordare.
Luchetti è riuscito a sfruttare al meglio la bravura dei due interpreti principali.
Elio Germano è stato veramente bravissimo, interpreta Accio, ragazzo scontroso e attaccabrighe, insomma la disperazione dei suoi genitori: un istintivo col cuore in gola che vive ogni battaglia come una guerra.
Che dire di Riccardo Scamarcio: l’imperfezione di alcune scene è perdonata dal suo fascino! Scamarcio è Manrico, fratello di Accio e figlio prediletto, bello, carismatico, amato da tutti ma, come Accio, in perenne ricerca di affetto e di un’identità che lo porterà nelle file di un pericoloso estremismo politico, fino alle estreme conseguenze...
Non dimentichiamo la presenza di attori come Luca Zingaretti, che interpreta un nostalgico fascista “della prima ora” e di Angela Finocchiaro la madre triste e incapace di distribuire equamente il suo affetto nei confronti dei tre figli.
Bravissimi tutti gli interpreti secondari: Vittorio Emanuele Propizio è un Accio adolescente divertente e spontaneo, Massimo Popolizio il padre operaio tutto fabbrica e chiesa, Diane Fleri è la graziosa Francesca, donna amata da entrambi i fratelli, Alba Rohrwacher la sorella Violetta, presa in mezzo, tra i due fratelli e anch’essa alla ricerca di una propria individualità.

La trama in breve: nella provincia italiana degli anni '60 e '70, due fratelli corrono su opposti fronti politici, amano la stessa donna e attraversano, in un confronto senza fine, una stagione fatta di fughe, di ritorni, di botte e di grandi passioni. E' un racconto di formazione dove sfilano quindici anni di storia di un’Italia, “sempre scissa: Nord e Sud, povera e ricca, di destra e di sinistra (Luchetti)” il tutto attraverso le avventure di Accio e Manrico, due fratelli diversi ma non troppo. Il film è tratto dall'opera 'Il Fasciocomunista' di Antonio Pennacchi.

Sul lato destro del blog, clickando sul video Mio fratello è figlio unico, scaricato grazie a You Tube, si può vedere il trailer ufficiale del film.

Quale titolo più riassuntivo di questa storia davvero bella, divertente, ironica e, nei momenti più drammatici, molto intensa. Questo film ha tutti i numeri per conquistare gli spettatori e soprattutto quelli che quegli anni li hanno vissuti.
INSOMMA: CONSIGLIO DI VEDERLO – SCORE 8,8.
Carolina :-)))